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Madrid è la capitale e la città più grande della Spagna. La popolazione della municipalità è di 3.141.991 abitanti[1], ma la popolazione dell’area metropolitana (agglomerato urbano e suburbano metropolitano) è calcolata in quasi 6,5 milioni. Si tratta del terzo comune più popoloso nell’Unione europea, dopo Londra e Berlino, e la sua area metropolitana è la sesta più popolosa d’Europa dopo Mosca, Istanbul, Londra, la Ruhr e Parigi.[2][3][4][5] L’area comunale si estende su un totale di 698 km²[6]. Oltre che capitale del Paese, Madrid è anche sede del governo e residenza del monarca spagnolo, ed è il centro politico della Spagna. L’attuale sindaco è Manuela Carmena, eletta alla guida della lista civica di sinistra Ahora Madrid. La conurbazione di Madrid è la terza col maggiore PIL[7] nell’Unione europea (al 2008) e la sua influenza nella politica, nell’educazione, nell’intrattenimento, nella moda, nella scienza e nelle arti contribuisce al suo status di una delle principali città globali del mondo.[8][9] Grazie al suo rendimento economico, all’elevato standard di vita e alle dimensioni del suo mercato, Madrid è considerata il maggiore centro finanziario del Sud Europa e della penisola iberica; ospita le direzioni della grande maggioranza delle più importanti società spagnole. Madrid è la città più visitata della Spagna, la quarta più turistica del continente[10], ed è la decima città più vivibile al mondo, secondo la rivista Monocle, nel suo indice del 2010.[11][12] Madrid era anche tra le 12 città europee più verdi nel 2010[13]. Nonostante Madrid possieda infrastrutture moderne, ha conservato quasi inalterato l’aspetto originario di molte strade e di molti quartieri storici. Nel suo patrimonio culturale troviamo il Palazzo Reale di Madrid, il parco del Retiro, la Biblioteca Nacional de España e tre importanti musei: il Museo del Prado, il Museo nacional centro de arte reina Sofia e il Museo Thyssen-Bornemisza.

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Geografia

La città è situata sul corso del fiume Manzanarre (sub-affluente del Tago) nella meseta meridionale ai piedi del Sistema Centrale. Nel centro del paese vi è la Comunità di Madrid (che comprende la città di Madrid, il suo agglomerato urbano e si estende ai sobborghi e ai villaggi), delimitata dalle Comunità autonome di Castiglia e León e Castiglia-La Mancia.

 

Idrografia

Il fiume principale di Madrid è il Manzanarre, che penetra la città in prossimità del Monte de El Pardo, e che alimenta il bacino che porta lo stesso nome, dove confluiscono anche le acque dei fiumi Manina e Tejada. Dopo quest’area naturale, il fiume inizia il suo corso urbano intorno alla città universitaria, entrando poi, per breve tempo, alla Casa de Campo, dove riceve le acque del torrente Meaques. In questo tratto urbano, verso il ponte del Re, riceve le acque limacciose del Leganitos e successivamente quelle del torrente Fuente Castellana. Nel successivo tratto funge da confine di numerosi distretti, come Latina, Carabanchel, Usera e Villaverde e nel nordest ai distretti di Centro, Arganzuela, Puente de Vallecas, Villa de Vallecas. In questa fase, tra i quartieri di Arganzuela e Puente de Vallecas, riceve il letto del fiume sotterraneo Abroñigal, il cui percorso coincide quasi interamente con l’autostrada M-30, che usa la depressione causata dal suo letto come una misura di isolamento acustico. Uscendo dalla città di Madrid, il fiume entra nella parte orientale della città di Getafe, dove riceve le acque del torrente Culebro, per sfociare poco dopo nel Jarama, nelle vicinanze di Rivas-Vaciamadrid. Oltre al Manzanares esistono altri piccoli fiumi nella città di Madrid e nei suoi dintorni, come il Moraleja, il Vega, il Valdelamasa e il Viñuelas, che sfociano direttamente nel Jarama o come il torrente Cedron, che sfocia nel Guadarrama.

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Clima

Il clima di Madrid è di tipo mediterraneo continentale. Gli inverni sono piuttosto freschi, con temperature minime che scendono sotto lo 0° anche in un contesto fortemente urbanizzato, brinate e meno frequentemente gelate . Le nevicate sono occasionali. Durante le estati è molto caldo con temperature medie attorno ai 25° a luglio ed agosto, però con punte massime che spesso superano, anche abbondantemente, i 35° ma vi è il pregio di una bassa o scarsa umidità, talvolta a stampo simil-desertico, che generalmente rende il clima tollerabilissimo.

 

Origine del nome

Ci sono diverse teorie sull’origine del nome di “Madrid”. Secondo una leggenda la città sarebbe stata fondata dal mitico re etrusco Ocno (detto anche Bianore), con il nome di Metragirta o Mantua Carpetana.[15] Altri sostengono che il nome originale della città era “Ursaria” (“terra degli orsi” in latino), a causa dell’elevato numero di questi animali che sono stati trovati nell’adiacente foresta, che, insieme con il corbezzolo (Madroño in spagnolo), sono l’emblema della città dal Medioevo.[16] Il nome registrato più antico della città è Magerit, che deriva dal nome di una fortezza costruita sul fiume Manzanarre, nel IX secolo, e significa “luogo di abbondante acqua…”[17] Se la forma è corretta, potrebbe essere un toponimo celtico da “Ritu” (guado) e un primo elemento, forse “Mageto”, derivazione di “Magos” (“campo” in irlandese, ma anche “luogo” in bretone), o “Matu” (orso), che potrebbe spiegare la traduzione latina “Ursaria”[18]. Tuttavia, è ormai diffusa la credenza che l’origine del nome attuale della città risalga al II secolo a.C., periodo in cui l’Impero romano si stabilì con un insediamento sulle rive del fiume Manzanarre. Il nome dato a questo primo villaggio era “Matrice” (con riferimento al fiume che attraversava l’insediamento). Nel corso del V secolo d.C. la penisola iberica subì l’invasione dei visigoti che presero il controllo di “Matrice”. Nel VII secolo gli arabi cambiarono il nome in “Mayrit”, dal termine arabo ميرا “Mayra” (acqua come “albero” o “datore di vita”) e il suffisso ibero-romano “it” che significa “luogo”. Il moderno nome “Madrid” è l’evoluzione del mozarabico “Matrit”.[19]

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Storia

Medioevo ed Età Moderna

Il sito nel quale sorge la moderna Madrid è abitato fin dalla preistoria.[20] In epoca romana il territorio apparteneva alla diocesi di Complutum (l’attuale Alcalá de Henares). Si sono riscontrati anche resti archeologici riconducibili a un piccolo insediamento in epoca visigota. Le origini della città moderna risalgono al IX secolo, quando Muhammad I ordinò la costruzione di una piccola residenza reale nel medesimo luogo in cui oggi sorge il Palazzo Reale. Intorno a questo palazzo fu costruita una piccola cittadella, la al-Mudaina. La cittadella venne conquistata nel 1085 dal re Alfonso VI di León e Castiglia che, nella sua avanzata verso Toledo, fece riconsacrare la moschea della città nella chiesa della Vergine di Almudena. Parte degli ebrei sefarditi e dei Mori continueranno a vivere in città, finché non verranno definitivamente espulsi alla fine del XV secolo. Dopo lo scoppio di un grande incendio, Enrico III di Castiglia (1379-1406), che fece ricostruire la città, decise di stabilirsi al di fuori delle mura fortificate a El Pardo. L’ingresso trionfale di Ferdinando II di Aragona e Isabella di Castiglia a Madrid annunciò la fine del conflitto tra Castiglia e Aragona e l’inizio dell’influenza del Rinascimento in Spagna. Il successore di Carlo V, Filippo II decise di spostare la corte a Madrid il 12 febbraio 1561. Questo avvenimento sarebbe stato decisivo per la storia della città. Eccetto un breve periodo tra il 1601 e il 1606, quando la corte fu spostata a Valladolid, Madrid sarebbe stata la capitale fino ad oggi. Una famosa espressione recitava: «solo Madrid è la corte», e se letta al contrario: «Madrid è solo la corte». Fin da quando Madrid divenne capitale, la popolazione iniziò a crescere notevolmente. Alla burocrazia regia e alla corte si aggiunsero diseredati e gente in cerca di fortuna proveniente da tutto l’Impero spagnolo. Nel 1625 Filippo IV abbatté le vecchie mura cittadine e ne edificò di nuove che limiteranno l’espansione della città fino al loro abbattimento nel XIX secolo. All’inizio del XVIII secolo ascese al trono di Spagna la dinastia Borbone dopo l’estinzione del ramo spagnolo degli Asburgo, con la successiva guerra fra i sostenitori del pretendente al trono francese e quelli di Carlo d’Asburgo. I nuovi sovrani francesi vollero equiparare Madrid alle altre grandi capitali europee. Dopo che l’Alcázar andò distrutto in un incendio nel 1734 si costruì nello stesso sito l’attuale Palazzo Reale che fu ultimato nel 1755. Ebbe un ruolo particolarmente importante nello sviluppo della città Carlo III, ricordato come il “Rey Alcalde” (Re Sindaco). La realizzazione del paseo del Prado è probabilmente l’opera più importante del periodo e quella che trova ancor oggi maggior testimonianza nella città. Vanno ricordati anche il paseo de Recoletos, le fontane di Nettuno, Cibele e di Apollo, il Real Jardín Botánico, il Real Observatorio Astronómico o il Palazzo Villanueva, inizialmente destinato ad ospitare il Real Gabinete de Historia Natural, ma che poi divenne sede del noto Museo del Prado.

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L'”Ensanche” e l’Era Industriale

A Madrid ebbe luogo il sollevamento popolare contro le truppe d’occupazione francesi del 2 maggio 1808 che segnò l’inizio della guerra d’indipendenza. Giuseppe Bonaparte, nominato dal fratello Imperatore re di Spagna, realizzò diverse opere nella città, con frequenti distruzioni di edifici, fra cui diversi conventi, per far posto a piazze o per consentire l’ampliamento o l’apertura di nuove strade. Durante il XIX secolo, la popolazione continuò a crescere. Nel 1860 si abbatté la cinta muraria eretta da Filippo IV e la città poté finalmente espandersi in principio ordinatamente, grazie al piano Castro e alla realizzazione di grandi opere di risanamento (“ensanches”) che frutteranno grandi affari facendo la fortuna del marchese José de Salamanca y Mayol, da cui prese nome il nuovo quartiere sorto ad est di quello che sarebbe diventato l’asse viario centrale della capitale, il Paseo de la Castellana, prolungamento del Paseo del Prado. Fu realizzato un moderno sistema di raccoglimento delle acque e la città fu raggiunta dalla ferrovia che avrebbe fatto di Madrid il fulcro della rete nazionale. Nel primo trentennio del XX secolo la popolazione sfiorò il milione di abitanti. Nuovi quartieri come Ventas, Tetuán o el Carmen si popolarono del crescente proletariato urbano mentre nei quartieri sorti dall'”ensanche” ottocentesco si installava la ricca borghesia cittadina. Fra gli anni 1910 e 1930 si inaugurò in tre tratti la Gran Via al fine di decongestionare il centro storico. Nel 1919 re Alfonso XIII inaugurò la metropolitana. A nord-ovest del Palazzo Reale, su alcuni terreni ceduti dal sovrano, si formò la Ciudad Universitaria.

 

Seconda Repubblica e Guerra Civile

La vittoria repubblicana a Madrid e nella maggior parte dei capoluoghi di provincia provocò la caduta della monarchia e la proclamazione della repubblica due giorni dopo. Madrid fu direttamente coinvolta nella Guerra Civile fra il novembre 1936 e il gennaio 1937: la città subì allora un terribile attacco concentrico da parte dei nazionalisti, sventato dai repubblicani e dalle brigate internazionali. Franco fece un altro tentativo per prendere Madrid nel gennaio-febbraio del 1937, ma fallì di nuovo. In maggio il governo si mosse per riconquistare Segovia, costringendo Franco a togliere truppe dal fronte di Madrid per fermarne l’avanzata. Ai primi di luglio il governo lanciò una forte controffensiva nell’area di Madrid, che i nazionalisti respinsero con difficoltà. Nel marzo 1937 ci fu un altro tentativo di isolare Madrid. Dopo una rapida avanzata dei nazionalisti e delle truppe italiane, i repubblicani contrattaccarono, aiutati dai carri armati e dagli aerei di fabbricazione sovietica e col valoroso (sebbene numericamente poco rilevante) apporto dei garibaldini italiani delle brigate internazionali; nonostante le maggiori perdite repubblicane e il termine della battaglia per esaurimento delle energie di entrambi i contendenti, gli italiani subirono una dura battuta d’arresto, brillantemente sfruttata dalla propaganda fino ad ingigantirne gli effetti sul morale. Il 28 marzo 1939, infine, Madrid cadde nelle mani dei nazionalisti.

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Dittatura di Franco

A guerra finita, la città riprese il suo sviluppo ricostruendo quanto andato distrutto durante la guerra. Migliaia di spagnoli emigrarono da ogni parte del paese verso la città. A partire dal 1948 Madrid annesse gradualmente i municipi limitrofi passando dai 66 km² originari ai 607 km² attuali, guadagnando così 300.000 nuovi abitanti. A causa della tumultuosa crescita demografica, in pochi anni sorsero sterminati quartieri dormitorio spesso carenti di infrastrutture e servizi. Il centro fu anch’esso interessato dalla speculazione, favorendo l’abbattimento di edifici storici per far posto ad altri costruiti seguendo stilemi moderni. In alcuni casi le nuove costruzioni ebbero un marcato carattere politico, portando avanti il concetto franchista di “Madrid Imperial”, come nella zona di Moncloa, dove si realizzarono l’Arco de la Victoria ed il Ministerio del Aire, in uno stile neoherreriano, o la Casa Sindical. Il piano regolatore, approvato nel 1963, iniziò a decentralizzare la popolazione di Madrid verso i municipi limitrofi. Nel 1973 si inaugurarono i primi tratti della M-30, il primo anello di circonvallazione della città.

 

Democrazia

Dopo la morte di Franco, Madrid fu uno dei punti focali della transizione. Nel 1979 si tennero le prime elezioni municipali democratiche dal 1936 vinte dal socialista Enrique Tierno Galván. Durante gli anni ottanta la città si rinnovò sotto tutti gli aspetti. L’austera capitale franchista lasciò il posto ad una città in pieno fermento culturale. La Movida madrileña ne fu un esempio. Ci fu anche un deciso miglioramento nella qualità di vita degli abitanti. Oggi la città continua ad affrontare nuove sfide ed è proiettata verso il futuro.

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Terrorismo

Gli attentati dell’11 marzo 2004, localmente conosciuti come 11-M o M-11, furono una serie di attacchi terroristici di matrice islamica coordinati al sistema di treni locali a Madrid (Spagna), che uccisero 191 persone (177 delle quali morte immediatamente negli attentati) e provocarono 2.057 feriti.

 

Monumenti e luoghi d’interesse

Tra i luoghi da visitare ricordiamo il Museo del Prado, il Museo Thyssen-Bornemisza, il Centro d’ arte della regina Sofía (dove si trova il famoso Guernica di Pablo Picasso), il Palacio Real, la Puerta del Sol, in cui è situata la placca del chilometro zero (utilizzata per il calcolo delle distanze nello Stato spagnolo) ed in cui i madrileni si riuniscono ogni fine anno per aspettare il nuovo anno mangiando un chicco di uva per ognuno dei dodici rintocchi della mezzanotte, la vicina Plaza Mayor (in cui tutti i week-end si svolge il mercatino numismatico e, nel periodo natalizio, quello dei presepi), il Parco del Retiro, e nelle vicinanze il monastero e il palazzo del Escorial, Santa Cruz del Valle de los Caídos e le città di Toledo, Segovia, Ávila e Aranjuez. Da segnalare, soprattutto ai turisti italiani, la piccola chiesa dedicata a san Nicola di Bari, nei pressi di Plaza Mayor. Il nucleo urbano originario situato all’interno delle antiche mura non subì modificazioni significative fino alla metà dell’Ottocento, periodo nel quale si demolirono case e conventi per creare nuove strade e piazze. All’inizio del Novecento la città conservava comunque ancora buona parte dell’aspetto della vecchia città. Negli ultimi anni la popolazione è in diminuzione, soprattutto a causa dell’aumento dei prezzi delle case. Madrid è servita dall’aeroporto internazionale di Barajas e, nonostante abbia una popolazione di circa 3 milioni di abitanti, ha una delle più sviluppate reti di metropolitana del mondo, con dodici linee.

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Luciano Blancato

Catanese d'adozione ma siciliano DOC. Adoro viaggiare ✈, fotografare 📸 e condividere tutto quello che vedo sui miei canali social! Vivo in Sicilia e nella vita sono un Information Technology Manager 🖥. Il mio blog? Un posto diversi da tanti altri. Travel Blogger per necessità! 🙂 Influencer per gioco! 😀

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